Insisto ancora una volta su come sia indispensabile che la Regione Veneto abbia la volontà, finora mai dimostrata, di procedere alla piena applicazione della Legge regionale 25/2014 che conferisce alla Provincia di Belluno “forme particolari di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria” attraverso il trasferimento delle competenze e risorse.
Deve essere rivista la Legge 56/2014, per l’elezione diretta degli organismi e all’attribuzione di funzioni, risorse strumentali e finanziarie con particolare riguardo alle province interamente montane, già riconosciute dalla legge stessa;
È urgente procedere al riordino della governance territoriale, con riguardo a nuove relazioni tra i livelli Istituzionali, gli enti locali e la Provincia di area vasta.
RICORDO CHE
Che la legge 56/2014 (Delrio – capogruppo del Partito Democratico alla Camera ) disciplina le province con funzioni di Area vasta riconosce la Provincia di Belluno interamente montana e confinante con stati esteri, attribuendole ulteriori funzioni fondamentali.
Mi voglio concentrare sullo sviluppo strategico.
Gli obiettivi su cui voglio lavorare, grazie alla piena applicazione della Legge regionale 25/2014 che conferisce alla Provincia di Belluno “forme particolari di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria” sono proprio quelli di sviluppare l’economia, ridurre la disoccupazione (esistente e quella che dovremo affrontare nei prossimi mesi come conseguenza della deindustrializzazione da coronavirus).
Con quali strumenti:
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- Grandissima attenzione all’ambiente
- Incentivi per un’agricoltura di qualità e remunerativa
- Innovazione con i nuovi centri di eccellenza (che tanto abbiamo voluto e finalmente ottenuto grazie al lavoro proprio delle comunità locali bellunesi
- Economia circolare
Tutto questo per creare la più grande provincia autonoma basata sullo sviluppo sostenibile.
AGRICOLTURA
L’agricoltura è trainante l’economia del Veneto con oltre 100.000 aziende che fatturano oltre 6 miliardi di euro. Stiamo parlando del 10% del fatturato italiano.
Il bellunese è ricchissimo di varietà, specie e offerta agroalimentare e vinicola.
Stiamo lavorando per rendere ancora più produttiva l’attività grazie alla sinergia tra coltivazioni tipiche locali, innovazione nella distribuzione ma anche andando a costruire delle nuove, forti relazioni commerciali.
Il territorio, l’ambiente, i boschi hanno dovuto fare i conti negli ultimi mesi con due eventi che attualmente sono FUORI CONTROLLO e sono tra di loro legati:
L’uragano Vaia, dell’autunno 2018, con le sue devastazioni a cui la Regione del Veneto stenta ancora a far fronte, e lo vediamo ogni giorno
- Le infestazioni da bostrico dell’abete rosso e bostrico del pino, insetti, coleotteri, che si stanno diffondendo in maniera incontrollata devastando i nostri boschi. La campagna di raccolta informazioni continuerà, da parte della Regione del Veneto per tutto il mese di settembre. Ma è troppo tardi. Bisognava e bisogna intervenire subito per bloccarne la diffusione. La lotta contro il bostrico deve essere preventiva e consiste nel mantenimento di un buon stato fisiologico e fitosanitario delle piante
Entrambi questi eventi sono di competenza regionale.
Una delega ai comuni attraverso l’autonomia provinciale avrebbe permesso un controllo ed una gestione del territorio più accurata, decisiva.